Lo stress legato al lavoro è diventato un problema sempre più diffuso nella società moderna. L’aumento delle pressioni professionali e delle aspettative, combinato con una cultura sempre più orientata al successo e alla produttività, ha portato molti lavoratori a sperimentare livelli di stress elevati. Questo fenomeno ha anche un impatto sul settore delle strutture ricettive, poiché i proprietari e gli operatori di case vacanze e appartamenti devono affrontare sfide specifiche associate a questa forma di alloggio turistico. In questo articolo ti verranno forniti dei consigli su come superare lo stress ed evitare che ti venga meno la voglia di lavorare in questo settore.

La crescita del settore degli affitti brevi
Negli ultimi anni, il mercato degli affitti brevi ha conosciuto una crescita esponenziale. Grazie alla diffusione di piattaforme online dedicate, come Airbnb e Booking, sempre più proprietari di immobili hanno deciso di mettere a disposizione le loro abitazioni per brevi periodi di tempo. Questo tipo di alloggio si è rivelato una valida alternativa agli hotel tradizionali, offrendo agli ospiti una maggiore flessibilità e un’esperienza più autentica.
Lo stress dei proprietari e gestori di strutture ricettive
Nonostante le opportunità enormi che il mondo del turismo offre, come proprietario o gestore di case vacanze o appartamenti ti troverai o ti stai già trovando ad affrontare una serie di sfide che contribuiscono alla crescita del tuo stress. Gestire una struttura ricettiva richiede tempo e impegno e come proprietario o gestore ti devi occupare di prenotazioni, pulizie, manutenzione e comunicazione con gli ospiti. Inoltre, devi tenere conto delle normative locali e affrontare la concorrenza di altri operatori del settore.
Un altro aspetto da considerare è che quando iniziamo la nostra avventura gestendo una struttura ricettiva le sensazioni sono generalmente molto positive, non vediamo l’ora di iniziare di ottenere la prima prenotazione e vogliamo che tutto sia perfetto. Dopo un po’ però, soprattutto se hai tante prenotazioni, perdiamo questa nostra eccitazione e felicità iniziale, perché tutto diventa un po’ più piatto e non puntiamo più ad avere un’ottima recensione perché ne abbiamo magari già tante; pertanto, se abbiamo tante prenotazioni si verifica quel fenomeno che si chiama Burnout, ossia siamo fortemente stressati e perdiamo un po’ di la voglia di svolgere questa attività e di andare oltre i nostri limiti per accontentare gli ospiti. Questo è un fenomeno naturale e può rappresentare un pericolo a cui siamo soggetti quando svolgiamo questo tipo di attività, perché non è un’attività lineare, ossia i problemi sono quasi all’ordine del giorno (elettrodomestici non funzionanti, ospiti non comunicativi, ecc.).

Strategie per affrontare lo stress
È importante che tu adotti alcune strategie per gestire lo stress legato al lavoro. Alcune possibili soluzioni includono:
- Delegare e automatizzare compiti non essenziali: puoi affidare alcune attività, come la pulizia e la manutenzione, a terze parti o utilizzare servizi di automazione per semplificare la gestione degli affitti brevi;
- Stabilire limiti e creare una routine: è essenziale stabilire orari e limiti chiari per evitare di sentirti costantemente “sotto pressione” e garantirti un po’ di tempo per il riposo e il relax;
- Investire in formazione e networking: ti consiglio di partecipare a corsi o workshop sulle migliori pratiche di gestione degli affitti brevi e connettersi con altri operatori del settore;
- Comunicazione efficace con l’ospite (con manuale della casa): fai in modo che l’ospite ti scriva perché c’è un qualsiasi problema all’interno dell’appartamento, per cui necessita del tuo intervento, quando in realtà non servirebbe; per esempio, per far funzionare correttamente un elettrodomestico, puoi mettere a disposizione un fogliettino illustrativo o puoi spiegarlo in anticipo all’ospite;
- Inserire le regole della casa sugli annunci: questa azione ti può proteggere da eventuali tentativi di rivalsa da parte dell’ospite, anche se non vengono quasi mai lette dagli ospiti;
- Ridurre il numero di ospiti nella tua struttura: in alta stagione ti consiglio di impostare una durata minima del soggiorno, per evitare che il calendario possa riempirsi di soggiorni con durata di una singola notte, il che potrebbe essere fortemente stressante per qualunque host. Mettendo invece una durata minima del soggiorno (in alta stagione per una città minimo tre/quattro notti), riduci il numero di ospiti che si presentano nella tua struttura e riduci di molto il carico di lavoro. Un problema in cui cadono in tanti è quello di sbagliare e mettere per esempio un minimo di tre notti, poi però rimangono delle notti orfane sul calendario tra un check-in e un check-out e quindi sei costretto ad accettare un soggiorno di una singola notte, se non vuoi perdere quel guadagno; nel “Corso Airbnb” viene spiegato nel dettaglio come puoi fare per evitare situazioni di questo tipo.
Per approfondire tutti questi temi, puoi guardare il video “Un Fenomeno Pericoloso per Host. Ecco come evitarlo…” su Youtube.

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