Vuoi sapere quale sarà il destino degli Affitti Brevi? Quali saranno i problemi che dovranno affrontare gli host nel futuro?
Per scoprire ciò, facciamo un salto indietro precisamente di 12 anni.
2007- San Francisco (California). Due giovani americani, Joe e Brian, notano l’enorme richiesta di posti letto a San Francisco in occasione di un evento organizzato dalla Industrial Design Society of America e decidono di comprare dei materassi ad aria da utilizzare all’interno del loro appartamento per creare “posti letto” aggiuntivi. Moltissime persone aderiscono all’iniziativa di Brian e Joe e sono disposte a pagare per dormire anche su materassi ad aria.

Da quel momento in poi, i due giovani creano il sito airbedandbreakfast.com ( successivamente rinominato Airbnb) che cresce e si sviluppa fino a raggiungere un successo planetario.

Inizialmente gli host (i padroni di casa) iscritti ad Airbnb condividevano stanze private all’interno del proprio appartamento, successivamente interi appartamenti, ville fino ad arrivare a barche, igloo e roulotte.

In un primo periodo, Airbnb veniva utilizzato dalla categoria “cool” di viaggiatori, ovvero ragazzi giovani, senza grandi pretese, che volevano fare una tipologia di viaggio più avventurosa e affascinante del solito anonimo albergo, allo stesso tempo risparmiando denaro.
Sviluppi futuri della figura di host su AIRBNB
Ma adesso, dopo l’esplosione a livelli mondiali della categoria affitto breve, stiamo assistendo ad un’evoluzione del profilo dell’utente di Airbnb. Anche le persone meno giovani e tecnologiche prenotano utilizzando questa piattaforma, quindi nella casa dell’host arriva, sempre più spesso, il turista “medio”, abituato fino a questo momento a pernottare in alberghi, dotati di servizi ed un certo livello di professionalità e si aspetta lo stesso trattamento anche dal padrone di casa, non rendendosi conto che l’host è un semplice cittadino, la maggior parte delle volte, senza alcun background nel campo dell’ospitalità.
In Italia, la scelta di appartamenti per il turista sta diventando vastissima; di conseguenza aumenta competitività e professionalità richiesta. Sarà sempre più difficile gestire questa tipologia di clientela esigente.

Dunque l’host del 2020 dovrà sviluppare flessibilita, capacità di lavorare sotto stress e di saper mantenere la calma in situazioni che possono divenire, altrimenti, snervanti. Queste sono le attitudini che dovrà avere l’ host del futuro.
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