L’imposta di soggiorno è un argomento di grande rilevanza in Italia, poiché incide direttamente sull’industria turistica e sul bilancio dei comuni. Questa tassa, introdotta in diverse località italiane, ha suscitato dibattiti e discussioni sia tra gli operatori turistici che tra i viaggiatori. In questo articolo, parleremo di come ti puoi comportare nel caso in cui nella tua città aumentasse l’imposta di soggiorno, analizzando il caso della città di Firenze e tenendo conto che a Roma dal 1 ottobre 2023 aumenterà quest’imposta (da 3,5 euro a 6 euro a notte).

Il caso di Firenze

Il Comune di Firenze ha già fatto questo cambiamento ad aprile 2023, in particolare siamo passati da 4 euro a notte a persona fino ad arrivare agli attuali 5,5 euro a persona. A inizio anno (verso fine febbraio – inizio marzo) è stato approvato l’aumento dell’imposta di soggiorno e subito gli host fiorentini hanno cominciato a chiedersi come sarebbe stato gestito questo incremento; il punto della questione riguardava le prenotazioni con check-in dal 1 aprile in poi, che sono state effettuate prima di questa modifica.

Airbnb

Attualmente a Firenze è in vigore un accordo tra Airbnb ed Il Comune, secondo il quale, per tutte le prenotazioni che avvengono tramite Airbnb, l’imposta di soggiorno sarà raccolta direttamente dal portale che la verserà poi al Comune.

Tuttavia, il sistema di Airbnb non ha mai modificato l’importo dell’imposta di soggiorno, nonostante già si sapesse ufficialmente che dal 1 aprile sarebbe cambiata l’imposta di soggiorno, quindi quello che è successo è che per tutte le prenotazioni che sono state effettuate da quando è stata approvato l’aumento dell’imposta fino a fine marzo, queste hanno mantenuto l’imposta di soggiorno precedente, per cui sarebbe stato compito dell’host chiedere la differenza all’ospite; invece, se gli ospiti prenotavano dal primo aprile in poi (non per check-in dal primo aprile in poi), l’imposta di soggiorno era stata aggiornata.

Booking e altre piattaforme

Nel caso di Booking e altre piattaforme, l’imposta di soggiorno non è riscossa dalla piattaforma ma è riscossa dall’host stesso all’arrivo dell’ospite in struttura, quindi in quel caso è un po’ più semplice gestire questo aspetto; circa una settimana dopo la delibera approvata sull’aumento dell’imposta di soggiorno, Booking ha aggiornato l’importo dell’imposta di soggiorno, cosicchè l’ospite potesse vedere nella prenotazione l’imposta di soggiorno aggiornata, mentre per le prenotazioni già esistenti gli host potevano contattare Booking affinchè comunicasse all’ospite della modifica nell’importo.

Per avere più informazioni sull’imposta di soggiorno su Booking, puoi guardare il video “Tassa di Soggiorno su Booking…Attenzione alle commissioni!” su Youtube.

Pagamento mensile al comune

Firenze è uno dei comuni italiani in cui gli host devono versare l’imposta di soggiorno mensilmente: in virtù della modifica dell’importo di tale imposta, mentre per il mese di aprile (che si riferiva a marzo) è avvenuto tutto regolarmente, per il mese di maggio, che si riferiva alle prenotazioni di aprile, il sistema del Comune di Firenze non era stato ancora aggiornato, quindi gli host fiorentini hanno dovuto aspettare un altro po’; nel sistema aggiornato si chiedeva di inserire quanti pernottamenti c’erano stati con la nuova imposta di soggiorno e quindi, di fatto, si rimetteva di nuovo all’host il pagamento della differenza tra la vecchia e la nuova imposta di soggiorno.

Quindi come devi comportarti?

Il consiglio, quindi, che mi sento di darti è che, se hai una struttura a Roma o in qualsiasi altra città che effettuerà questa modifica ed Airbnb non modificherà il sistema (analogamente a Firenze), ti converrà aumentare un pochino i prezzi per coprire la differenza nell’aumento di questa imposta che dovrai probabilmente sborsare di tasca tua, perchè altrimenti dovrai andare a chiedere la differenza in cash all’ospite, il quale, specie se straniero, può darsi non abbia monete; questa è sicuramente la soluzione meno corretta per gli host, però è quella che ti crea meno problemi, perché andare a richiedere soldi agli ospiti è sempre un qualcosa di molto noioso.

Invece, se ha già prenotazioni attive su Booking, ti consiglio di chiamare la piattaforma per chiedere di aggiornare l’importo dell’imposta di soggiorno.

Per avere più informazioni su come comportarsi con l’aumento dell’imposta di soggiorno nella tua città, puoi guardare il video “Aumento Imposta Soggiorno! Cosa dobbiamo fare Noi Host?” su Youtube.

Se hai domande o commenti da fare, scrivi pure qua sotto.

×

Ciao!

Clicca qua sotto per chiedermi info su WhatsApp...

× Supporto WhatsApp